NORMALITA' ALTERNATIVA

Qualche giorno fa stavo parlando con la mamma di un'altra bimba speciale. Le ho confessato che in origine il mio desiderio era quello di avere tre figli. Poi è arrivata Arianna e sinceramente, in questa fase della mia vita, non riesco ad immaginarmi nuovamente in attesa. Nella paura costante che qualcosa, anche non cdkl5, vada come non dovrebbe. In questi ultimi anni ho visto cose che non dovrebbero esistere e non credo proprio che riuscirei ad affrontarne un'altra o anche solo la paura e l'ansia. Il fatto di aver avuto un altro bimbo prima di Arianna probabilmente mi aiuta a dire: due e stop. Poi mai dire mai, ma per il momento questo è il mio pensiero.

L'altra mamma invece mi ha detto una cosa che mi ha lasciato un malessere per giorni ossia che lei fara' il terzo perché non se la sente di lasciare questo fardello solo ad una persona. La cosa mi ha colpito molto non perché non abbia mai pensato al fatto che, se non si trovasse la cura, dopo di me non ci sarà nessuno a difendere Arianna dal mondo cattivo, ma perché, per una mia scelta, ho condizionato anche la vita di Alessandro. Non parlo di colpe ma semplicemente di un dato oggettivo.

Qualche giorno più tardi ed in un contesto completamente diverso mi è stato mostrato il disegno fatto da una bimba che rappresentava lei che spinge la sua sorellina su una sedia a rotelle . Ho capito, almeno razionalmente, che la diversità in cui ci troviamo potrebbe essere vissuta come una normalità alternativa.

Questa mattina Arianna ha avuto una crisi mentre era ancora a letto ed Alessandro si stava preparando per la scuola. Sentendo la sorella mi ha raggiunto in camera trovandomi ad accarezzarla. Quando mi sono scostata dal letto di Arianna il mio bimbo si e' messo al mio posto e ha cominciato a fare i miei stessi gesti con dolcezza. Forse sara' lui a mostrarmi la strada.